Questo si chiama “finire in bellezza”!

Il mese sul tema delle Relazioni finisce con un articolo speciale che ci è stato donato da una giovane donna incontrata da una di noi nel nostro cammino nei Servizi Sociali territoriali : Valentina Brondino !

Valentina ha accolto il nostro invito senza dubbi o ripensamenti , rendendoci incredibilmente felici  perché  ci racconta nel suo articolo di tante relazioni ma…di una in particolare:  la sua relazione con i Servizi Sociali !

…e non vi aspettate sviolinate e lusinghe, perché la signorina è una schietta , diretta e sincera e non ce le manda sicuramente a dire!

Valentina è un concentrato di energie, una “piccola” grande donna in costruzione, un vulcano di idee con un magma emotivo  denso, caldo e complesso . 

Lei  che si trovava difronte l’ennesima nuova Assistente Sociale è  stata sempre disponibile  e trasparente ed è stata anche la prima Persona, che si è resa disponibile a sperimentare con me le tecniche del coaching nel Servizio Sociale e con la quale abbiamo deciso di  usare le canzoni come strumento narrativo per conoscerci meglio.

Quando mi portò il testo della canzone scelta per descriversi mi prese, come sà ben fare, in contropiede e mi aprì la porta nella sua vita : Valentina è da  allora  una immagine inscindibile che balza alla memoria quando partono le prime note di “Sally “  di Vasco Rossi !

…oggi più che mai, leggendo il suo articolo, sopratutto quando Vasco canta:

” Sally cammina per la strada leggera
ormai è sera
si accendono le luci dei lampioni
tutta la gente corre a casa davanti alle televisioni
ed un pensiero le passa per la testa
forse la vita non è stata tutta persa
forse qualcosa s’è salvato
forse davvero non è stato poi tutto sbagliato”

Vi consigliamo di leggerlo proprio così , con questa colonna sonora,  l’articolo di Valentina…

 … sentite “che bel rumore” !

Il cammino tortuoso delle relazioni

Cosa e come sono le relazioni?
Voglio partire proprio con un quesito perché tutti in fondo ci chiediamo cosa siano realmente le relazioni, come debbano essere e se le gestiamo in modo corretto o meno.

Bene , cari miei , vi rispondo subito in modo schietto: “ NON ESISTONO RELAZIONI GIUSTE O SBAGLIATE”; esistono i rapporti interpersonali che sono vari a seconda di chi abbiamo davanti, a seconda del nostro stato d’animo, a seconda del contesto , ma soprattutto a seconda dei nostri sentimenti.

Le relazioni a mio avviso sono la cosa più difficile ma al contempo le più facili da intraprendere, e perché dico questo controsenso?
Perché fondamentalmente noi essere umani siamo una specie sociale, sopravviviamo grazie alle nostre relazioni, anche le interazioni più terra terra ci aiutano a restare in vita, ma crescendo le cose si complicano perché molte relazioni finiscono, molte sono destinate a finire con il correre del tempo e molte invece non iniziano mai e lì comincia la parte difficile, le delusioni, i mille “ perché” “ma” “però” “forse” e via dicendo e infine ci sono le DELUSIONI.
Le delusioni sono la rovina delle relazioni e sapete perché?
Perché noi uomini ci facciamo trasportare di più dalle disgrazie ,dai brutti momenti piuttosto che da quelli belli e quindi a quel punto cominciamo a dubitare anche di quelle relazioni solide e durature, perdendoci così la parte bella della vita.

Ovviamente per relazioni, si intendono relazioni lavorative, sportive, di amicizia, d’amore e così via…!

Ogni persona nella sua vita vive queste esperienze emozionali un sacco di volte, c’è chi è più fortunato e chi meno , ma non esiste la relazione perfetta, la relazione facile o la relazione malata  ma siamo noi, ovvero due/tre o più persone che si interfacciano, a timonare questa relazione e a renderla in qualche modo diversa da qualsiasi altra relazione anche uguale al mondo.

Ogni relazione, come ogni persona, è unica!

Vorrei raccontare una mia vicenda personale, vorrei raccontarvi la storia della mia vita, pervasa da tante relazioni , ma segnata da esperienze particolari , non comuni a tutte le persone : la mia relazione con Servizi Sociali.

Sono una ragazza di ormai ventitré anni, e sono in affido da più di 15 anni presso una famiglia che mi ha amorevolmente accolta e allevata , anzi , forse, dopo tutti questi anni, oserei dire che tra alti e bassi siamo una vera e propria famiglia. Ho avuto modo nel mio trascorso di interfacciarmi con moltissime persone all’interno dei Servizi Sociali, e debbo dirvi che se io Valentina in un futuro dovessi pensare di prendere in affido un figlio in Italia… NON LO FAREI PROPRIO!!

Debbo molto alla mia famiglia putativa perché crescendo e con la consapevolezza di una giovane donna adulta , capisco quanto loro abbiano battagliato ed io poi con il compimento dei miei 18 e poi 21 anni per far sì che i Servizi Sociali facessero davvero qualcosa per tutelarmi e tutelarci come nucleo familiare.

La mia relazione con i Servizi Sociali non è mai stata serena e stabile, proprio perché, per quanto noi cercassimo di collaborare , essi non facevano e tuttora non fanno nulla , sono ormai pressoché dimenticata, in quanto nessuno ha pensato ad una mia autonomia , pur avendo in carico questa situazione da ben più di 15 anni.

In un primo periodo, sono stata seguita da un’assistente sociale che non svolgeva il suo ruolo, in quanto scavalcata da un neuropsichiatra tuttologo, che fungeva anche da assistente sociale!
Pensionamenti, alternanza di personale, molto spesso precario…quante figure ho incontrato nel mio percorso!
Ognuno con le sue modalità di operare, senza una progettualità!
Sono stata seguita per breve tempo da un’assistente sociale che pareva interessarsi del mio futuro… ero stupita…un approccio diverso? L’assistente sociale venne sollevata dall’incarico!

Ho pianto, ho riso, ho avuto modo di crescere e di sperimentare davvero cosa sia la paura di restare soli , con tante incertezze sul proprio futuro… ma non voglio solo parlare di aspetti negativi di queste relazioni ,ma anche di quelli positivi.

Nel mio percorso tortuoso e lungo, ho anche incontrato persone che hanno avuto modo di osservarmi , conoscermi e magari anche scontrarsi con me , ma che mi hanno lasciato uno splendido ricordo di quei pochi mesi trascorsi insieme e di quelle chiacchiere così intense da farti quasi dimenticare quanto invece altre dieci persone ti abbiano fatta sentire inutile e in secondo piano.

Non temo questo tipo di relazioni, non più!

Bisogna imparare in ogni relazione che non tutti siamo uguali e non tutti svolgiamo la nostra professione con serietà ed impegno : basta individuare chi è da stimare e chi non lo è!

Certamente, trovandomi a vivere in una società multiproblematica come quella attuale, con così tanta disoccupazione , io non sono ancora pervenuta alla piena autonomia…ho raggiunto determinati traguardi, con il mio impegno e le mie forze e la determinazione della famiglia affidataria che ha creduto in me e mi ha sempre sostenuta.

Ho incontrato nel mio percorso anche persone splendide, che mi hanno aiutata, ahimè non facenti parte di un servizio pubblico, purtroppo!!

Non tutto viene sicuramente per nuocere… questa mia esperienza di vita mi ha aiutato a crescere ed a capire che bisogna essere determinati e pronti a risollevarci con le nostre forze sempre perché i rapporti, come le persone , non sempre ti possono salvare… quindi bisogna prima di tutto instaurare una bella, anzi, bellissima relazione con NOI STESSI: amarci , ma amare ogni parte di noi stessi, da quella più bella a quella più brutta e anche imparare a convivere col nostro dolore, che non va mai sottovalutato.
Il dolore è ciò che ti lega di più e cerca di abbatterti e quindi bisogna amare il nostro dolore e impareremo molto da esso, ma dobbiamo anche spronarci sempre a rialzarci più forti di prima , ma soprattutto NON AVERE MAI PAURA DI NON ESSERE ABBASTANZA!

E ricordate sempre che dentro di noi ci sarà sempre un po’ di bello e un po’ di brutto di ogni rapporto o relazione che abbiamo intrapreso ed è proprio quello a renderci unici al mondo!!

Valentina Brondino.