Contrastare lo svantaggio, fin da subito , anzi da  prima …si può fare !

Nel terzo contributo sul tema leggerete come attraverso azioni tanto semplici quanto importanti, quali la formazione e l’attivazione di progetti concreti e attenti ai bisogni occupazionali dei più giovani e del territorio, si possa attivare un circolo virtuoso funzionale alla trasmissione di valori utili alla crescita dei più giovani e a contrastare lo vantaggio. 

Responsabilità, dignità, solidarietà : valori attivatori di azioni di cittadinanza e di progettualità, azioni innovative ed attente anche al benessere dei soggetti più fragili capaci di creare da un esercizio commerciale un servizio, professionale e di cura del corpo, in favore di chi per uscire da una situazione di svantaggio …ha “soltanto” bisogno di rialzare la testa!

Tutto questo e molto altro… nel contributo di Roberta Chiabrando! 

Roberta, conosciuta da una di noi durante una delle sue più importanti e coraggiose lotte, è un’educatrice professionale che opera nella formazione professionale in Engim Piemonte  da 24 anni; ha per lungo tempo coordinato i corsi del settore handicap – fino al 2005-  e continuato a combattere con cuore e competenza da allora per garantire che svantaggio non significasse esclusione.

Roberta si occupa da anni a Pinerolo di orientamento e formazione dei giovani a rischio e  quest’anno coordina i corsi del settore benessere – indirizzo acconciatura, continuando a fare l’orientatrice!

Non ci resta che augurarvi di essere ispirati, così come lo siamo state noi , nel leggere il suo contributo !

Buona lettura e Grazie Roberta!!!!


 

SOLO IL MIO PARRUCCHIERE PUO’ DIRMI DI ABBASSARE LA TESTA!!!

Per Engim Piemonte (Agenzia Formativa fondata nel 1979 dalla Congregazione dei Giuseppini del Murialdo) la formazione umana, culturale e professionale  dei ragazzi e dei giovani  è  sempre stata il fulcro e il punto d’incontro di ogni attività.

“La centralità della persona“ così come lo è stato per San Leonardo Murialdo nella  Torino dell’800, lo è tutt’oggi in tutte le azioni educative e formative dell’Engim, in cui il centrare l’opera educativa sul ragazzo è mettere in atto una pedagogia preventiva affinché nessuno possa cadere in balia della mancanza di valori.

Da 36 anni la sede di Pinerolo si impegna a dare ai giovani del territorio una formazione professionale atta ad inserirsi nel mondo del lavoro, con la certezza che attraverso il lavoro i giovani, non solo troveranno lo strumento per il sostentamento economico, ma anche il mezzo per affermare la propria personalità e dignità all’interno della società.

E proprio nella sede di Pinerolo quest’anno si è aperta una nuova sfida: gestire un quarto anno “Tecnico dell’Acconciatura” per conseguire un diploma professionale regionale e, parallelamente, conseguire l’abilitazione alla professione da acconciatore. Un percorso formativo che andrà a completare la professionalità e la formazione degli allievi parrucchieri già qualificati, al termine di un percorso triennale. Ma soprattutto un percorso formativo finanziato con la modalità duale, cioè con un nuovo modello didattico nato per fornire ai giovani le conoscenze di base e le competenze necessarie per inserirsi nel mercato del lavoro, alternando le ore di studio a ore di formazione in aula e ore trascorse all’interno delle aziende. Sempre all’interno dell’alternanza scuola-lavoro si realizza la metodologia dell’impresa simulata: un’azienda virtuale animata dagli studenti, che svolgono un’attività di mercato in rete e ha come modello di riferimento un’azienda reale.

Fin dalle prime riunioni i formatori di tutte le materia del corso (italiano, inglese, cultura, matematica e laboratorio) si sono entusiasmati ed hanno lavorato insieme per poter offrire ai 19 allievi iscritti (di età compresa tra i 17 e i 24 anni) la possibilità di progettare un ambiente simulato, ma il più possibile vicino a quello che a breve si troveranno ad affrontare, cioè l’apertura di un salone di acconciature.

Nell’arco dei primi due mesi di corso gli allievi hanno scelto (studiando) la tipologia di società più conveniente con cui attivare l’impresa, andandone a definire la ragione sociale. Attraverso dei lavori a gruppi è stato poi scelto un nome e la veste grafica di un logo per il salone di prossima apertura (Ciocca dopo Ciocca). Nelle ore di matematica è stato affrontato lo studio delle eventuali operazioni bancarie necessarie per la start-up (finanziamenti, apertura e gestione conti correnti) per  arrivare, infine, a stilare l’atto costitutivo, firmato di fronte al Direttore del nostro Centro.

A questo punto non rimaneva che “cercare” i potenziali clienti su cui gli allievi potessero realmente esercitarsi con shampoo, tagli, pieghe, colorazioni e contrasti. In prima battuta si è pensato di aprire il salone ai dipendenti interni all’Engim (sostenendo, tramite una donazione volontaria, un progetto di Engim Internazionale atto ad acquistare materiale per l’apertura di una bottega artigianale in Guinea Bissau). Questo avrebbe permesso ai ragazzi di esercitarsi su clienti reali, ma di avere comunque sempre relazioni “protette” (bene o male chi lavora nella formazione conosce i suoi ragazzi, pur sforzandosi ci si relaziona in modo comprensivo…)

La necessità di avere clienti veri, ma allo stesso tempo l’esigenza di non metterci in concorrenza con i negozi di parrucchieri esterni (nostri primi collaboratori in quanto aziende ospitanti dei ragazzi in alternanza e futuri loro datori di lavoro), ci ha spinti a pensare che il lavoro di questo nuovo salone potesse trasformarsi nell’opportunità  di mettere insieme l’impegno personale di ciascun ragazzo con il valore della solidarietà sociale, offrendo il servizio a qualcuno che, per motivi economici o di svantaggio, non potesse permettersi di accedere ad un servizio di benessere.

I ragazzi e le ragazze del corso hanno dunque predisposto una presentazione dell’impresa da sottoporre al Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali di Pinerolo sotto forma di progetto dal nome “SOLO IL MIO PARRUCCHIERE PUO’ DIRMI DI ABBASSARE LA TESTA”.

Il progetto prevede che le Assistenti Sociali individuino sul territorio le situazioni di maggiore difficoltà economica, a cui consegnare dei buoni per accedere gratuitamente ad un servizio di taglio, colorazione o piega. L’obiettivo è di ridare dignità a persone che, per i più svariati motivi, stiano attraversando un momento di difficoltà economica, ma che proprio attraverso la cura di sé potranno riacquistare un po’ di fiducia in loro stessi per rimettersi in gioco, magari presentandosi ad un colloquio di lavoro in ordine oppure ritrovando la voglia di uscire di casa con la scusa di farsi fare i capelli.

Il progetto risponde dunque ad una duplice esigenza: quella degli allievi di esercitarsi su clienti reali e quella di chi attraversa un momento difficile di prendersi un momento per la cura di sé.

E così si impara facendo del bene e si insegna che il lavoro è anche un valore in quanto ha a che fare con la dignità, perché valorizza le persone all’interno di un gruppo, sostiene le relazioni tra i soggetti e genera responsabilità per il bene comune.