Piccole, concrete opportunità per contribuire all’allenamento dei cittadini, di domani

(che poi sono già cittadini …oggi!)


Ormai da anni è un fenomeno strutturale delle nostre città la compresenza di uomini, donne, anziani ed adulti, di ragazzi, e ragazze adolescenti, di bambini e bambine con origini geografiche e radici culturali diverse tra loro; accade nelle classi di ogni ordine e grado, nei luori ricreativi, sportivi, a volte anche di culto , sul lavoro, per strada…sulla metro e in coda alla posta! 

La nostra convinzione è che questo fenomeno debba e possa con piccole azioni  trasformarsi in un’opportunità per tutti noi, non soltanto per noi  adulti ma anche, e soprattutto, per le nuove generazioni.

“In tante realtà oggi si vive accanto agli altri.

C’è coesistenza, non convivenza.

Manca il senso di comunità, il riconoscersi l’uno con l’altro […]

La nostra responsabilità, come cittadini, oltre che come operatori sociali, è verso i diritti […] che non sono solo una prerogativa etica, ma la condizione di ogni progresso sociale, culturale e anche economico.”  

sostiene Don Luigi Ciotti .

Ed è per questo che riteniamo che l’allenamento alle competenze di cittadinanza , sia fondamentale in tutti i contesti di convivenza e di relazione.

Ed è per questo che riconosciamo necessario proporre spazi, attività , tempi e contesti in grado di favorire l’identificazione e conservazione delle identità di ciascuno ed al contempo sostenere attivamente l’interazione e l’integrazione, attraverso la conoscenza delle culture e dei diritti perché si possano trasformare realmente in libertà per tutti.

E indovinate un pò…riteniamo fondamentale che siano i professionisti del sociale a fare questo. 

Ma come ?! 

Noi abbiamo fatto la nostra scelta e ormai da due anni come assistenti sociali, coach, formatori scegliamo di creare occasioni di allenamento anche attraverso dei  laboratori. 

Laboratori per bambini e ragazzi per offrire opportunità / spazi di confronto, sperimentazione ed acquisizione delle principali competenze di cittadinanza!

Scegliamo, come strumento i laboratori perché vogliamo proporre percorsi per apprendere, per imparare facendo, per riflettere divertendosi, luoghi di formazione, ma anche uno spazi culturali e relazionali in grado di creare legami, tra le persone e con i luoghi :  laboratori esperienziali, dove l’esperienza si trasforma in sapere.

Perché dei laboratori atti a favorire apprendimenti di cittadinanza,dovrebbero essere condotti da due assistenti sociali?

Perché il conduttore non sia solo un formatore ma anche, e soprattutto, un orientatore, un facilitatore, un abilitatore ed un allenatore di relazioni.

Oggi abbiamo scelto di raccontarci noi sul tema Cittadinanza

e farvi conoscere due di questi  percorsi laboratoriali

in cui crediamo e che proponiamo nel nostro progetto di libera professione !

Pietra carta Forbice

Un piccolo laboratorio nato da una piccola idea, con piccoli strumenti e per il territorio il cui obiettivo è raccontare, spiegare ed aiutare a comprendere ma soprattutto  confrontarci con i bambini della scuola primaria sul tema del bullismo e dare ai loro genitori indicazioni utili per osservare con serenità ed attenzione i propri figli in interazione con gli altri, accompagnandoli in questa dinamica relazionale.

Nel costruire il progetto di questo laboratorio abbiamo deciso di collaborare con una  Psicologa e Psicoterapeuta dell’Infanzia,  Antonietta Nicoletti una nostra, e se avete letto il nostro blog anche vostra, conoscenza.

Ma…perché parlare con i bambini dai 7 ai 10 anni di bullismo, “non è troppo presto “?!

Ce lo siamo chieste e in tre ci siamo risposte di no, dato quanto il fenomeno del bullismo e del cyber – bullismo stia diventando sempre più incidente e rilevante  ne è la riprova la presenza, finalmente,  di una   legge sul Cyber-bullismo che intende contrastare il fenomeno del cyber -bullismo in tutte le sue manifestazioni, con azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, assicurando l’attuazione degli interventi senza distinzione di età nell’ambito delle istituzioni scolastiche.

Il bullismo è  un tema ricorrente in tutti quei contesti in cui i minori si trovano a dover fare “prove tecniche di cittadinanza” – come la scuola, le ludoteche , gli sport e le altre realtà aggreganti ci ha proprio convinte del senso di un laboratorio condotto da assistenti sociali e psicologa anche per i  piccoli delle scuole elementari.

Ci siamo messe al lavoro, due anni fa,  per costruire gli incontri del laboratorio utilizzando le nostre conoscenze e competenze personali e professionali per creare un progetto “cucito su misura” per i bambini ed i loro genitori.

Nel proporre i nostri laboratori nelle ludoteche e nelle associazioni abbiamo in mente proprio questo costruire spazi significanti e riconoscibili; spazi protetti per dare spazio… ai pensieri dei piccoli cittadini di domani, che vivranno la realtà del gruppo in molteplici occasioni nella loro vita e che dovranno avere radicati in sé gli strumenti per il confronto e lo scontro civile tra opinioni differenti e la capacità di accettarsi parte di una moltitudine etereogenea di identità.

Per fare questo attraverso il divert-apprendimento, il gioco cooperativo e la magia del cinema accompagniamo  i più piccoli nella conoscenza di cosa è il bullismo affrontando e snocciolando i contenuti di questo fenomeno in quanto dinamica relazionale.

Le emozioni, l’aggressività, il ruolo del gruppo di pari, la valorizzazione delle diversità la fiducia in sé stessi e nei propri mezzi sono  i temi che con i bambini affrontiamo per parlare del bullismo ma soprattutto dei suoi protagonisti: le persone !

Alle mamme e papà forniamo spunti di riflessione ed informazioni per farsi le giuste domande per affrontare il fenomeno.

La sfida è doppia:

Dare, attraverso la semplicità del gioco e la rilettura di un cartone animato, anche e soprattutto ai bambini che parteciperanno una lettura caleidoscopica, o se vogliamo multifocale e  socialmente complessa, del fenomeno. Chi è il bullo, oltre al ruolo che ha scelto di svolgere in questa dinamica , chi è la vittima e che ruolo svolge chi osserva?

Offrire alle mamme e papà strumenti e strategie per “pre- occuparsi” del bullismo in un ottica preventiva con leggerezza e serenità.

Una bella sfida che finora ci ha fatto incontrare tanti validi  nuovi cittadini!

L’infanzia è il suolo sul quale andremo a camminare per tutta la vita.
(Lya Luft)

I laboratori di educazione alla cittadinanza

Costruito sulle linee guida di Regione Piemonte in riferimento al progetto “Parliamo con i giovani – 10 segni di civiltà: diritti e rovesci della grammatica delle parità il ciclo di laboratori esperienziali e incontri sulla cittadinanza che  proponiamo  è  ” ed è un’occasione per i giovani cittadini di sperimentare le 8 competenze di cittadinanza individuate a livello europeo: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire e interpretare l’informazione!

L’intero laboratorio prevede 10 moduli, ogni modulo è composto da 2 incontri di 3 ore ciascuno e può essere frequentato singolarmente o a pacchetti.

Il metodo è quello del divert-apprendimento che prevede letture, musica, film, brainstorming e tecniche di coaching. In questo laboratorio esperienziale l’esperienza si trasforma in sapere, per imparare facendo e per riflettere. Gli incontri sono un momento di formazione, ma anche culturale e relazionale che intende creare legami tra le persone, cittadini e luoghi.

Il ciclo di incontri ruota attorno a delle domande, a dei quesiti non a delle certezze perché la proposta è quella di attivarsi per riflettere e confrontarsi insieme e non di giungere a dogmatiche certezze .

Siamo tutti diversi o tutti uguali? Essere diversi è un diritto. Essere pari è un segno di civiltà.  Ognuno di noi è unico e, a suo modo, diverso. Valorizzare la differenza vuol dire dare l’occasione per esplicitare i timori per il diverso e impegnarsi al confronto su ciò che nella realtà quotidiana mette in contraddizione il siamo tutti uguali dichiarato e il siamo tutti diversi verificato. Siamo pari?

 Una volta che entriamo in contatto con le differenze come cambia il nostro modo di guardare le usanze degli altri popoli?Una società che si rispetti rispetta la diversità. Il rispetto per le differenze e i diritti degli altri è un valore concreto da perseguire sia mettendolo in pratica nei comportamenti sia riconoscendo le situazioni in cui viene negato, a volte a dispetto delle parole.

Globalizzazione vuol dire omologazione?Il mondo è ricco perché è vario. La diversità degli individui, così come nella natura, è una risorsa che da sempre garantisce lo sviluppo e la ricchezza del mondo e della società.

Come potremmo dire e sapere chi siamo, se non avessimo un altro con cui confrontarci?                   Se riconosci le differenze, riconosci anche te stesso. Senza diversità, il mondo sarebbe un insieme indistinto di esseri e di cose. Non avremmo un metro per capire chi siamo.

Quando ci capita di essere discriminati, cosa proviamo? No, tu no! Tutti nel nostro piccolo abbiamo provato ad essere esclusi. Alcuni lo provano tutti i giorni da molto tempo. La discriminazione di un individuo o di un gruppo avvilisce la società e mortifica la dignità di una persona.

Cosa siamo autorizzati e cosa possiamo fare oggi per far sentire la nostra voce come cittadini?Partecipare è importante… per tutti! La società è come una grande orchestra, dove ognuno partecipa con i suoi strumenti ed il suo talento. Se manca anche solo chi ha una piccola parte, il risultato di tutti viene diminuito.

Come ci si confronta con un pensiero diverso dal proprio? Conoscerlo e rispettarlo significa cambiare le proprie idee?O con me o contro di me. Esiste un solo pensiero? Potrebbe non essere il nostro! Chi non la pensa come noi ha le sue ragioni e la sua cultura. Con la tolleranza c’è spazio per tutti.

Come si traduce la libertà di ognuno nel rispetto degli altri? Ogni diritto ha il suo dovere. Ogni diritto sociale e civile che la società democratica ci assicura comporta anche doveri, tra cui quello di rispettare i diritti degli altri, chiunque essi siano.

Sappiamo riconoscere i nostri pregiudizi?Quelli sono tutti.. A volte ci sentiamo giudici e addossiamo ad un gruppo di persone diverse da noi tutti i difetti di questo mondo. I pregiudizi sono comodi e facili da applicare ma testimoniano la nostra paura di confrontarci.

Quanto piacere può dare scoprire l’altro oltre gli stereotipi? O bianco o nero. Nella vita nulla è così semplice. Molte sfaccettature convivono in ogni individuo. Così come c’è sempre qualcosa di simile in persone diverse. Abituarsi a leggere la complessità apre la mente e gli orizzonti ad un futuro migliore per tutti.

Proponiamo un percorso che parte dal rispetto delle opinioni per costruire rispetto, ascolto per costruire ascolto, capacità di cambiare punto di vista per favorire i cambiamenti di visione  capace di creare relazioni che rispettino la complessità, accresciuta dai cambiamenti globali in corso pèer permettere ad ogni giovane individuo l’esperienza di  sviluppare, in libertà  ed autonomia una propria, multidimensionale idea e messa in pratica della cittadinanza.

(Perché) cittadini si nasce e, soprattutto, si diventa.