Il terzo contributo sul tema dell’autonomia arriva da Zutphen  ,

Paesi Bassi  o Olanda che dir si voglia, e ci è stato inviato da Concetta Tropiano! 

Concetta è anzitutto una amica, una ex- compagna di università, una compagna di nuotate risate e riflessioni,  ma anche un cervello “in fuga” dall’Italia, una venariese/olandese. Partita alla volta dell’Olanda per un Servizio Civile Europeo e per esplorare la propria autonomia Concetta (che non è solo cervello ma anche cuore e carne!) è poi rimasta  per amore!

Una assistente sociale che non fa l’assistente sociale, una cittadina europea …non potevamo non invitarla a  raccontarci qualcosa sul tema dell’autonomia !

Che cosa significa essere giovani adulti  autistici in Urtica De Vijsprong? Sono possibili progettualità e destini diversi dall’isolamento? E’ possibile garantire ai giovani ragazzi affetti da autismo la possibilità di essere adulti, con il proprio autismo?

Interrogativi che riassumono sinteticamente l’intento di questo terzo ed ultimo contributo sul tema dell’autonomia la cui lettura, siamo sicure, vi farà fare un bellissimo viaggio in Olanda e nell’autonomia ritrovata!

Buona lettura e Grazie  “Koncy”!!


 

Coltivare l’autonomia, crescendo.   Una Dutch farm per i giovani adulti autistici

Grazie al Servizio Civile europeo ho avuto modo di lavorare come volontaria all’interno di una fattoria  biodinamica-sociale situata in un villaggio della provincia olandese del Gederland, Urtica De Vijsprong.

Quando mi è stato chiesto da Cristina se avevo qualcosa da dire e da scrivere  sul tema dell’autonomia , quindi, mi è sembrato facile pensare di raccontare questa esperienza pilota internazionale che ha messo in atto buone pratiche abilitative per le persone affette da autismo: strutturazione,  costante organizzazione, prevedibilità, ciclicità con l’ introduzione di attività e stimoli il più possibilmente rispondenti al ciclo di vita della persona adulta, ma commisurati alle abilità e ai tempi di apprendimento dei clients.

 

A Urtica De Vijsprong  si è cominciato  così, circa 33 anni fa,  aprendo le porte a due ragazzi diversamente abili. Urtica De Vijsprong è, quindi, un’azienda agricola “particolare” perché è un’esemplare di  comunità di vita e di lavoro terapeutico, ispirata ai valori e principi dell’antroposofia dell’austriaco  teosofo Rudolf Steiner. La vita all’interno della farm è, infatti,  scandita dal principio cardine per cui  il suolo e la vita che si sviluppa su di esso formano un unico sistema che include l’ambiente, le persone, gli animali e le relazioni sociali. Si respira non solo aria pulita ma  un clima generale di sostegno ma, soprattutto, di autentico e costante“fare insieme”.

Attualmente sono ormai  i 55 clients di cui 15 affetti da autismo che vengono accompagnati dallo staff multi professionale (social workers, psicologi, psichiatri, esperti tecnici in agricoltura allevamento e lavorazione del latte, personale amministrativo, volontari) in diverse attività lavorative: coltivare la terra,  mungere i 50 esemplari di mucche cornate,  occuparsi del caseificio e del negozio  biologico dove vengono venduti latte e  formaggi autoprodotti di buona qualità, partecipare al laboratorio musicale e teatrale.

 

In particolare i ragazzi e i giovani  adulti ragazzi con diverse forme di autismo (ad alto funzionamento e a basso funzionamento), come Miranda, Marco, Steve, Albert,  di età compresa tra 16/30 anni, sono accompagnati dai social workers nella  vita quotidiana e nel lavoro nei diversi settori della farm, nella ricerca di un equilibrio fisico e interiore, nello possibilità di esercitare un sufficiente livello di autodeterminazione e, quindi autonomia, nella costruzione di una “nicchia ecologica nutritiva” per raggiungimento di un’adeguata inclusione sociale. Inclusione sociale che ispirata alla socioterapia antroposofica secondo cui vita sociale, lavoro e nutrimento sono  elementi cardini  dell’anima.

L’obiettivo è quello di accompagnare e favorire il processo evolutivo della persona, creando situazioni  adeguate alle sue  caratteristiche e necessità affinché possa sperimentare il senso di autonomia,  il sentimento di appartenenza, vivere la reciprocità e sentirsi valorizzato e apprezzato per il proprio apporto a favore di altri.

“Nessuno infatti può svilupparsi se non può dare”.

Pertanto,  il client viene considerato come un essere che dà e non solamente riceve, che ha diritto alla sua biografia. Ciò si estrinseca per i ragazzi della farm in un percorso di progressiva acquisizione  di autonomia a livello abitativo, lavorativo e relazionale.

Vengono avviati al lavoro per ciò che sono in misura di fare e non per il  rendimento.

Ci si orienta verso lavori artigianali e a contatto con la natura, nei quali il lavoro è concepito in modo umano e grazie all’etica che lo accompagna è in grado di soddisfare il corpo e anima.

Nel divenire adulti viene garantita l’opportunità/diritto di accedere ad un’esperienza residenziale per emanciparsi dalla famiglia di origine. La possibilità di  modificare il legame con la famiglia di origine è una tappa e un’opportunità  nel percorso biografico di ciascuno di noi. A differenze del contesto italiano il processo di autonomizzazione dalle famiglie viene avviato e sostenuto il più presto possibile e il “dopo di noi” costruito non in situazioni di emergenza ma “durante il noi”. Le offerte abitative messe a disposizione da Urtica de Vijsprong  variano a seconda del grado di autonomia del ragazzo. Ci sono  soluzioni abitative come Hofhuis, Hoogkamp e Smidshuis, che prevedono spazi e tempi comuni (la sala pranzo  e attività comuni) con la presenza  abitativa di 1/2 social workers in pianta stabile e ci sono anche case/appartamenti condivisi che  sono caratterizzate dalla quasi totale autonomia della persona, con la sola visita giornaliera del social worker. I ragazzi vengono sostenuti  in un percorso di acquisizione di “autonomie personali avanzate” come preparare una merenda, seguire una ricetta, prendersi cura della propria igiene personale, scegliere gli indumenti adatti al tempo, svolgere le attività domestiche interne ed esterne;  di “autonomie sociali” come rispondere al telefono, utilizzare l’orologio, prendere i mezzi pubblici, prendere in prestito un libro dalla biblioteca, ordinare un pasto al ristorante, andare dal dottore, organizzare una cena.

Gli strumenti di cui i social workers si avvalgono per insegnarle sono molteplici come interventi comportamentali di tipo positivo ( modelling, rinforzo), aiuti visivi, role playing, concatenamento delle azioni, storie sociali,  tutti strumenti connotati da un tocco di spirito creativo e artistico, tipico dell’approccio steineriano.

L’esperienza pilota di Urtica De Vijsprong dimostra che, sebbene le persone affette da autismo manifestano una disabilità comunicativa e difficoltà a cogliere con naturalezza e fluidità il significato di ciò che accade negli scambi interpersonali,  queste possono raggiungere livelli di autonomia, di socializzazione e di qualità di vita soddisfacenti esprimendo così la loro umanità solo nella misura in cui  sono messi in campo interventi, progetti e contesti adatti ai bisogni e alle caratteristiche specifiche dell’autismo.

Chiudo raccontandovi  un esempio di una giornata tipo ad Urtica De Vijsprong :

  • 00/8,30: Meeting in cerchio nell’Atrium per comunicazioni interne e per aprire la giornata lavorativa con canti in lingua inglese/olandese a cappella e comunicazione organizzative
  • 8,30/8,45: Meeting all’interno del proprio gruppo di lavoro per individuare obiettivi e compiti della giornata , con partecipazione attiva di tutti
  • 8,45/10,30: Lavoro ispirato ai principi di collaborazione, socialità
  • 10,30/10,45: Break time nell’Atrium dove è possibile consumare the… e latte appena munto. A volte la pausa si po’ prolungare per via di festeggiamenti (cambio stagioni, compleanni,  benvenuti ai nuovi ingressi e viceversa) con attività musicali e teatrali organizzate dagli stessi clients
  • 13,00/14,15: Pranzo, preparato dal gruppo che lavora nell’area House, con prodotti biologici autoprodotti.
  • 14,15 /16,15: Fine giornata lavorativa
  • 17,30: Preparazione cena e attività domestiche, colloqui con social worker di riferimento, attività ricreative

 Che cosa significa essere giovani adulti  autistici in Urtica De Vijsprong?

Sono possibili progettualità e destini diversi dall’isolamento?

E’ possibile garantire ai giovani ragazzi affetti da autismo la possibilità di essere adulti, con il proprio autismo?

Voi che ne dite !?