Qualsiasi sciocco può fare qualcosa di complesso;

ci vuole un genio per fare qualcosa di semplice”.

Pete Seeger

 

 

Prendiamo in prestito le parole di Elena M. Plebani Alessio Lorenzi che nel testo Ideare e gestire progetti nel sociale ben spiegavano la diffusione del lavoro per progetti nel sociale.

 

“Da qualche anno la pratica del “lavorare per progetti” si è diffusa, sia nelle organizzazioni pubbliche, sia in quelle private. L’organizzazione del lavoro secondo una metodologia progettuale rappresenta spesso una scelta dettata dal dinamismo dei contesti sociali che, mutando rapidamente, fanno emergere bisogni sempre più complessi che richiedono di essere affrontati con soluzioni ed iniziative specifiche e non servizi generici. “Lavorare per progetti”, infatti, consente di affrontare problematiche caratterizzate da elevata complessità ed intenso dinamismo del contesto di riferimento. Ma non solo. Questa pratica offre altri vantaggi, quali: superare, nello stesso ambito di intervento, conflitti di competenza, sovrapposizioni e sprechi di risorse; leggere e interpretare i bisogni individuali e collettivi in maniera attenta; valutare i risultati conseguiti in termini di impatto sullo stato di bisogno; attivare ed utilizzare il complesso delle risorse potenzialmente esprimibili sul territorio; riprodurre quanto realizzato là dove vi è disponibilità relazionale, motivazione condivisa e contenuti mirati”

 

Già da queste poche righe si intuisce la complessità del tema e dell’azione professionale.

 

Mario Damiani nel testo La gestione della complessità nei progetti sostiene cheCi sono diversi modi per affrontare la complessità nei progetti. Uno dei più frequenti, comodi, ma meno consistenti è quello di confonderla con la complicazione e di cercare di semplificarla a tutti i costi, ricorrendo a schemi prefissati. Un altro modo consiste nel riconoscerla come tale e nell’affrontarla consapevoli delle inevitabili difficoltà che presenta. Si tratta di un approccio indubbiamente più faticoso ma anche più maturo e molto più efficace del primo.”

 

Non si tratta di semplificare la complessità nei progetti ma riscoprire la semplicità e la concretezza della normalità.

 

Se per “progetti sociali” indichiamo qualunque progetto che miri alla crescita sociale della comunità, qualunque sia lo specifico settore di intervento, crediamo fortemente che la semplicità  della vita, il contatto diretto e quotidiano e il poter condividere momenti comuni, vadano ricercati e debbano essere l’essenza della progettazione.

 

Ed è per questo che i progetti che abbiamo creato o dentro i quali siamo state coinvolte profumano di piccole azioni concrete di contatto, unione, bellezza, leggerezza e crescita.

 

Ci vengono in mente diversi progetti di cui siamo orgogliose di essere parte, e volgiamo raccontarveli!

 

Il progetto C.A.R.O.T.A. (Cibo, Agricoltura, Rete, Occupazione, Territorio, Aggregazione) è promosso dalla Cooperativa Patchanka in collaborazione con la Fondazione Mirafiori e l’Associazione Coefficiente Clorofilla. L’obiettivo è contribuire a contrastare la povertà nel quartiere Mirafiori sud attraverso la sperimentazione di un sistema di servizi integrati e sostenibili di accesso al cibo e di contrasto all’esclusione sociale in grado di fornire alle persone risposte specifiche a seconda del proprio bisogno.

I servizi attivati sono:

– servizio mensa presso la Locanda nel Parco per persone e famiglie in condizione di povertà o in stato di impoverimento. Il pasto è offerto alla tariffa agevolata di 1,00 euro a persona, recuperando, con la collaborazione di volontari, materie prime alimentari invendute presso negozi e supermercati di quartiere.

– sportelli presso la Casa nel Parco per persone e famiglie in condizione di fragilità socio-economica: sportello sociale (il nostro!!), sportello lavoro, sportello di educazione finanziaria a cura di operatori esperti con l’affiancamento di volontari.

– orti urbani presso Parco Piemonte per pensionati e disoccupati a cura di operatori esperti affiancati da volontari. Sono disponibili parcelle di orto per l’autoproduzione di alimenti freschi, stagionali e salutari in grado di soddisfare parte del proprio bisogno alimentare.

Cosa succede? Le persone in questo circuito concreto di Cibo, Agricoltura, Rete, Occupazione, Territorio, Aggregazione, hanno la possibilità nella semplicità dei servizi offerti di fare ingresso in un circolo virtuoso di crescita!

 

Fooding – Alimenta la solidarietà è un progetto di Arci Torino, in collaborazione con Circolo Arci Mario Dravelli, Circolo Arci La Cricca, Cooperativa Sociale Patchanka, Diskolè, Karmadonne A.P.S, Minollo, Associazione Italiana Persone Senza Dimora, Magazzino sul Po, VolTO. Il progetto è realizzato nell’ambito dei Progetti a Rilevanza Locale del 2018 della Regione Piemonte e del piano Emergenza Freddo del Comune di Torino e ha il patrocinio della Circoscrizione 1, 3 e 5 del Comune di Torino.

Nasce con l’obiettivo di sostenere tutti coloro che vivono situazioni di marginalità sociale, di ogni nazionalità e provenienza.

Attraverso il supporto a reti di solidarietà già esistenti e la creazione di nuovi spazi di prossimità, il progetto intende combattere le forme di disuguaglianza che generano nuove povertà, a partire dalla mancanza di cibo e beni primari.

Fooding attraverso azioni di mutualismo e partecipazione attiva, intende sfidare l’indifferenza e superare il paradosso della scarsità nell’abbondanza che fa coesistere negli stessi quartieri lo spreco e la fame, oltre che offrire opportunità formative, occasioni di socializzazione e di attivazione all’interno di contesti accoglienti e spazi solidali.

Fooding – Alimenta la Solidarietà è:

4 Mense popolari, spazi sociali e circoli in cui le persone possono pranzare gratuitamente, socializzare e accedere ad opportunità formative e di reinserimento sociale.: Reciproca Mensa a Chieri, Casa Frisco a Carmagnola, Circolo Arci Dravelli a Moncalieri, Circolo Arci La Cricca a Torino

Punti di distribuzione di prodotti alimentari invenduti presso le sedi dei Circoli Arci Diskolè e Minollo, in cui non solo gli operatori ma anche i beneficiari stessi saranno protagonisti della raccolta e della distribuzione del cibo, attraverso la collaborazione con i commercianti e gli esercenti dei mercati rionali delle Circoscrizioni 3 e 5.

Reti solidali stabili, per tutti coloro che vorranno partecipare, sostenendo e donando.

Sportelli di orientamento ai servizi (ed eccoci qui!!!)

 

Il progetto Senior di Quartiere, vede coinvolti diversi soggetti, l’Agenzia per lo sviluppo locale di San Salvario onlus, lo SPI CGIL Lega 8, l’Auser, l’ Ass. Opportunanda e l’ASL 1, solo per citarne alcuni.

Il progetto nasce dall’esigenza di rispondere ai bisogni di inclusione sociale e partecipazione espressi dalla popolazione anziana della città di Torino, con particolare riferimento al territorio della ex-Circoscrizione 8. Si propone quale esito naturale dei progetti Non ho l’età e Argento attivo in partnership con enti, associazioni, sindacati, parrocchie e centri culturali che operano nell’ambito degli interventi con/per gli anziani nel territorio di San Salvario. E’ emersa una certa difficoltà, sia da parte dei Servizi Sociali, sia da parte della rete degli enti no profit, ad intercettare e coinvolgere gli anziani più isolati.

Obiettivo generale del progetto è il contrasto all’isolamento delle persona anziane attraverso la creazione di legami di supporto e orientamento con altri anziani attivi, e in relazione con le risorse del territorio. Obiettivi specifici delle diverse azioni sono: 1. individuare e ridurre situazione di fragilità sommerse, attraverso l’attivazione di reti di soggetti del territorio (commercianti, amministratori di condominio, medici di base, Assistenza domiciliare, farmacisti etc.) 2. sostenere e accompagnare anziani in condizioni di isolamento e vulnerabilità nella vita quotidiana, attraverso presidio e monitoraggio delle diverse situazioni 3. mettere in rete di tutte le risorse attive sul territorio e promuovere forme di scambio e collaborazione tra Enti e associazioni 4. favorire la partecipazione degli anziani attivi alla vita della comunità in ogni fase della vita, attraverso percorsi di formazione che accrescano competenze ed esperienze positive 5. favorire o consolidare rapporti di prossimità e legami che possono mantenersi anche al di fuori del progetto

Il progetto si basa sulla costruzione di un rapporto fiduciario tra persone anziane, alcune delle quali coinvolte come senior di quartiere nel fornire sostegno ad altri soggetti anziani in situazioni di solitudine e marginalità: tale rapporto si colloca nell’area della promozione del benessere. Agli anziani coinvolti in qualità di senior è garantito, oltre alla formazione iniziale, un tutoraggio costante che permetta loro di sentirsi sempre supportati, in un clima di fiducia reciproca e di lavoro di gruppo che sia riconosciuto per il servizio che offre e che porti benessere nel portare aiuto e compagnia ad altri.

Ed eccoci qui a formare e supportare i senior!

 

Orienta.Menti è invece un progetto ideato e realizzato da noi e da tre psicologhe Antonietta Nicoletti, Alice Ribaldone e Stefania Puchetti. 7 serate GRATUITE in 6 case del quartiere di Torino  per fornire gratuitamente agli abitanti, avventori, operatori delle Case uno spazio di conoscenza, confronto, informazioni ed orientamento su specifici temi di rilevanza sociale e psico-sociale. Ciascun incontro ha l’obiettivo trasversale di cogliere interesse e propensione dei partecipanti alla costruzione di possibili laboratori, percorsi di gruppo per proseguire il confronto ed il percorso di crescita.

10 novembre 2018 ORE 20.30 presso Casa nel Parco

MIO FIGLIO E’ UN ALIENO! COMUNICARE CON GLI ADOLESCENTI, SI PUO’ ! Per  genitori di ragazzi adolescenti, operatori e persone interessate

16 gennaio 2019 ORE 15.00 presso Casa del Quartiere BARRITO

UNA PAUSA- TEA per CAREGIVERS DI ANZIANI NON – AUTOSUFFICIENTI Per familiari e assistenti familiari di anziani non-autosufficienti

07 febbraio 2019 ORE 20.30 presso Casa del Quartiere Vallette,

CONOSCERE ED AFFRONTARE IL BULLISMO, PARLIAMONE! Per genitori, ed adulti che a vario titolo  sono punti di riferimento , di bambini tra i 7 e i 10 anni

21 marzo 2019 ORE 20.30  presso + SpazioQuattro,

Una birra tra uomini MA COSA VUOL DIRE DIVENTARE PAPA’? Per i papà dei bambini fino ai 10 anni di età

13 aprile 2019 ORE 19.30 presso Casa del Quartiere di San Salvario,

APERI-SIBLINGS: FRATELLI, SORELLE E DISABILITA’ Per fratelli e sorelle adulti di persone che convivono con la disabilità

11 maggio 2019 ORE 10.00 presso CUQU’,

La colazione delle mamme SONO MAMMA E (all)ORA ? Per le mamme dei bambini fino ai 3 anni di età

7 giugno 2019 ORE 20.30 Presso Cascina Roccafranca,

S.O.S. Mamma e papà si separano! Per genitori separati o in fase di separazione e loro familiari

 

E non dimentichiamoci de Il Ripetitore, ma per lui dedicheremo un prossimo articolo!

 

Avete letto qualcosa di complesso o solamente di meravigliosamente essenziale per le persone?