E anche il terzo lunedì del mese è arrivato in un batter d’occhio ed ecco a voi il terzo contributo sul tema della disciplina !!!

Questa settimana, rimaniamo in ambito artistico

ma cambiamo genere…proponendovi un’intervista! 

Abbiamo incontrato Gianfabio Cappello : musicista ed insegnante di Batteria e Strumenti a Percussione. 

Conosciamo Gianfabio per motivi personali perchè con  disciplina,  professionalità e grande pazienza presso l’Accademia di Musica Artemusica di Nichelino è  docente di Batteria e Strumenti a Percussione di tanti futuri batteristi …tra i quali il compagno di una di noi   ….ma abbiamo deciso di intervistarlo per farci raccontare da lui, in qualità di professionista batterista e percussionista,  il suo personale punto di vista sulla Disciplina e il rapporto tra disciplina e musica!

Insomma non capita tutti i giorni di poter avere il punto di vista di un Artista che da anni infila un progetto dietro   l’altro : 

l’Orchestra Giovanile di Torino, l’Orchestra Sinfonica della Rai, il Teatro Regio di Torino ed il Teatro Carlo Felice di Genova e lavora negli anni con famosi musicisti del calibro di Alirio Diaz, Fred Buscaglione jr, Massimo Moriconi, Paolo Belli, The Classics for Jazz, Line Out, Boom Quartet e molti altri ?!! …che collabora con le riviste del settore, tra cui Metal Shock, Percussioni e attualmente Drum Club … che si  dedica da anni ad un’intensa attività didattica e discografica, insegnando presso diverse scuole italiane, tra cui il Civico Istituto Musicale “Brera” di Novara ed il Liceo Musicale Statale di Alessandria e attualmente in Scuole Secondarie Statali di I grado ad indirizzo musicale e che ha pubblicato quattro libri per  lo studio e la didattica per Batteria ?!!

Potevamo lasciarci sfuggire il suo contributo sul tema ?!

No ! E quello che segue e’ il resoconto della nostra chiacchierata.

Buona lettura a tutti voi e Grazie Gianfabio ! 

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DISCIPLINA E MUSICA 

Intervista a Gianfabio Cappello  Professione batterista – percussionista.

Drumer eclettico,insegnante e autore di metodi didattici:il mondo di Gianfabio e’ racchiuso tra le pelli dei tamburi. Torinese classe’70 ,Gianfabio Cappello e’ uno di quei musicisti che si lasciano travolgere e coinvolgere dal proprio drum-kit ; lo studio , il sacrificio, la disciplina lo hanno portato sul palcoscenico a suonare accanto a musicisti di prima grandezza mentre la sua tecnica,affinata nel corso del tempo, ha deciso di metterla al servizio dei neofiti dei tamburi.

Gianfabio come ti sei avvicinato alla batteria?

E’ nato tutto quasi per caso…era il lontano 1979 quando ho conosciuto Giorgio Gandino grandissimo didatta e unico in Torino;la prima lezione lo ricordo ancora la feci il 4 marzo di quell’anno.

Grande emozione avevo 8 anni!!!

Dunque hai iniziato presto a studiare?

Purtroppo non sono autodidatta e dico purtroppo perche’ avrei fatto risparmiare un sacco di soldi ai miei genitori! (ride)A parte gli scherzi,ho iniziato lo studio della batteria con Gandinopoi a 11 anni sono entrato alla Civica di Torino per studiare Strumenti a Percussioni con Artoni. Nel contempo continuava il mio studio con la batteria e successivamente ai tre anni di Civica sono entrato al Conservatorio di Alessandria per poi passare al Conservatorio di Torino e frequentare anche il Quinquennio Artistico Musicale sempre all’interno del Conservatorio.

E qui l’abbinamento musica-disciplina trova il suo massimo valore ,sono stati anni duri e intensi che solo con una forte determinazione e organizzazione personale  mi hanno permesso di finire il mio percorso di studi.

C’e’ stato un momento particolare in cui hai capito che suonare sarebbe diventata la tua professione?

In realta’ lo capisci strada facendo giorno dopo giorno,applicandoti molto mettendoci l’anima…gli anni passano e ti trovi a fare questo mestiere senza quasi accorgetene.

 

Quali musicisti hanno influenzato il tuo drumming?

Sicuramente i “vecchi” grandi padri della bateria …da Max Roach a Gene Krupa passando da Budd Rich e molti altri e scusate e ne salto qualcuno ma sono veramente tanti …tanti che della disciplina hanno fatto la loro bandiera per riuscire a svolgere cosi’ intensamente questa attivita’.

Crescendo mi sono avvicinato al funk,alla fusion e quindi ascoltavo Vinnie Colaiuta,Steve Gadd,Dave Weckl ,Manu’ Katche’ e recensendo ormai da piu’ di vent’anni su riviste specializzate di metal , ci sono batteristi formidabili anche in quel settore musicale.

 

Hai suonato parecchio in Italia e all’estero:quali sono i concerti che ricordi con piu’ piacere?

R-Facevo circa 200 date all’anno con due gruppi di Milano di cui per motivi di riservatezza non faccio il nome…i momenti piu belli era comunque lavorare con artisti famosi italiani accompagnandoli in tour per il mondo.

 

Parliamo di didattica, che rapporto hai con l’insegnamento?

Mi piace moltissimo insegnare;cerco di trasmettere ai giovani l’amore per la musica e per questo splendido strumento che e’ la batteria.Oggi i ragazzi vogliono suonare subito e il sacrificio dello studio viene un po’ tralasciato….quindi trasmettere i valori della dedizione,della disciplina e del sacrificio.

 

Hai pubblicato diversi metodi didattici,ce li descrivi?

Si ho pubblicato 4 metodi:

12 duetti per batteria (Ed.Curci),La bibbia del doppio pedale (Ed.Curci),10 Metal songs for drummers (Ed Carma Music) e Vasco rossi per batteria (Ed.Volonte’)….attualmente sto lavorando su un mio quinto progetto editoriale….

 

Bacchette Vic Firth di cui sei un endorser,giusto?

Mi chiesero se fossi interessato ed io naturalmente accettai cosi dal gennaio 2010 sono entrato nella grande famiglia Vic Firth.

 

Un consiglio che ti senti di dare a chi ha impugnato da poco le bacchette?

Studiare molto , trovare un buon insegnante,organizzarsi bene e non mollare mai anche nei momenti piu’ tristi.